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Spazio allattamento

“L’allattamento al seno costituisce il miglior metodo alimentare per garantire una sana crescita ed un sano sviluppo dei neonati ed esercita un’influenza biologica ed emotiva unica sulla salute sia delle madri che dei bambini”. (Introduzione della “Dichiarazione Congiunta OMS/UNICEF, 1989)


Il latte materno rappresenta il miglior alimento per il neonato nelle sue prime fasi di vita, in quanto contiene nutrienti e sostanze immunologiche, che anche il miglior latte artificiale sul mercato non è in grado di fornire. Esse sono fondamentali per la protezione del vostro bambino, sia dal punto di vista immunitario, sia per lo sviluppo di alcuni organi e apparati, quali l’apparato gastrointestinale.
Infatti, è stato dimostrato ampiamente che il latte materno: riduce l’incidenza di gastroenteriti, protegge da infezioni respiratorie, riduce lo sviluppo di allergie, migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio.

Da non dimenticare anche l’importanza dei vantaggi materni tra cui il fatto che prima avviene l’attacco al seno, minore sarà il rischio di emorragie nell’immediato dopo-parto, la riduzione del rischio di cancro alla mammella, all’ovaio e di osteoporosi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’allattamento al seno esclusivo dovrebbe proseguire fino ad almeno sei mesi di vita del lattante e può poi essere protratto anche fino ed oltre i due anni, se madre e bambino lo desiderano.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, insieme al Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), nel 1989 ha pubblicato un documento nel quale ha raccolto tutti quei “passi” – dieci per l’esattezza – per il successo dell’allattamento al seno. Vediamo in breve alcune di queste raccomandazioni:

• le donne dovrebbero essere informate già durante la gravidanza dei vantaggi che l’allattamento al seno porta con sé;

• si consiglia di attaccare al seno il neonato entro mezz’ora dal parto (attacco precoce);

• bisogna aiutare le madri durante i primi approcci all’allattamento e mostrare loro come mantenere la produzione di latte anche in caso di separazione dal neonato;

• non si raccomanda di somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, ad eccezione dei casi in cui vi sia un’indicazione medica;

• bisogna incoraggiare l’allattamento “a richiesta”, anziché quello “ad orario”;

• non bisogna dare tettarelle artificiali o succhiotti ai lattanti durante il periodo dell’allattamento perché interferiscono con il successo dell’allattamento stesso;

• bisogna favorire lo stabilirsi di gruppi di sostegno all’allattamento materno ai quali le neo-mamme possano rivolgersi una volta dimesse dalla struttura ospedaliera.

L’ostetrica è la figura professionale che ha il compito di aiutare ed incoraggiare queste mamme.
Le/gli ostetriche/ci, infatti, si occupano anche di sostegno dell’allattamento al seno sia a livello ospedaliero, cercando di fornire alle donne alcune raccomandazioni per un buon avvio dell’allattamento nei pochi giorni di degenza, sia a livello territoriale, dopo la dimissione, cercando così di fornire una sorta di continuità assistenziale per tutta la durata dell’allattamento al seno e ogniqualvolta ve ne sia la necessità per la donna.
In particolare, le competenze riconosciute all’ostetrica/o riguardo al sostegno dell’allattamento al seno sono:

• identificare i bisogni delle mamme in termini di informazione e assistenza all’allattamento;

• fare consulenze riguardo l’allattamento, sia durante la gravidanza sia nel dopo-parto, in caso se ne presenti la necessità;

• incoraggiare le mamme all’allattamento al seno esclusivo, dando loro fiducia riguardo le loro competenze naturali di madri (empowerment);

• promuovere la relazione madre-bambino e benessere psico-fisico della mamma;

• aiutare le mamme, ove necessario, affinchè assumano con i loro neonati posizioni ed attacco al seno corrette;

• dare particolare supporto alle mamme con neonati pretermine o di basso peso alla nascita e che allattano al seno dei gemelli;

• dare un adeguato supporto a tutte quelle mamme che non vogliono o non riescono ad allattare al seno;

• dare alle mamme informazioni su come prevenire e/o curare eventuali complicazioni dell’allattamento materno, quali l’ingorgo mammario, la mastite, la candidasi al seno e la presenza di capezzoli dolenti e ragadi;

• verificare il benessere del neonato.

Siamo a tua disposizione per darti tutto il supporto di cui hai bisogno per l’allattamento del tuo bambino.